L'Azienda Nella nostra semplice realtà si entra in contatto con un mondo e una vita rurale vera che permette di vivere la campagna in un modo ormai quasi scomparso e per noi di gran fascino. In questo contesto stiamo percorrendo un modello di vita che ci impegna da oltre venticinque anni. L’importanza e l’orgoglio di allevare animali, di potare, concimare, raccogliere, trasformare i nostri prodotti sia vegetali che di origine animale ci danno una varietà continua di lavori, interessi,stimoli, scambi d’informazione e di intuizioni. Le nostre produzioni animali sono latte di pecora trasformati in formaggio,yogurt e ricotta;miele, propoli e cera, a volte polline con le api; uova dalle galline. Le nostre produzioni vegetali sono delle più disparate,le più importanti sono l’olio, intorno ai 300 litri di produzione con poco più di un ettaro di uliveto,(abbiamo partecipato a tre concorsi vincendone due per la qualità) e il vino, dalla vigna produciamo anche un succo di uva, vinifichiamo noi ed oltre al nostro consumo vendiamo circa trecento bottiglie di vino all’anno di bianco e di rosso. La nostra vigna ha un’estensione di circa seimila metri quadri, inoltre conduciamo e vinifichiamo anche una vignetta di tremila metri quadrati del nostro vicino di casa, non residente, che in cambio ci presta il trattore. Abbiamo un bosco che ci fornisce legna per il riscaldamento, anche se purtroppo non ci basta. Dal 2008 la nostra abitazione è riscaldata esclusivamente da fonti rinnovabili (legna e sole), utilizzando un termocamino a legna e due pannelli solari, la caldaia a gas, ora, è utilizzata solo per i due appartamenti dell'agriturismo. Un piccolo passo verso un mondo più pulito e una grande soddisfazione per noi. Seguono l’orto, il frutteto e le piante officinali di lavanda, con cui produciamo all’esterno dell’azienda l’olio essenziale,del quale è anche composto il sapone che ogni tanto facciamo. Alcune nostre produzioni hanno connotati quantitativi ridicoli e dipendono dall’andamento climatico dell’anno. Non commerciamo mai, produciamo e trasformiamo solamente. La cura del terreno e degli animali è da agricoltura biologica per la prima e a prodotti naturali o omeopatici quando è possibile per i secondi. Lavoriamo con la coscienza di voler lasciare un mondo migliore, e la soddisfazione di vivere con animali equilibrati e pacifici per questo non ci riesce di mangiarli e siamo vegetariani con grande tolleranza per chi non ha scelto questa dieta. La nostra azienda-vita è aperta e aderiamo all’organizzazione internazionale del Wwoof, composta da ragazzi interessati ad esperienze agresti alternative, che con noi percorrono periodi ed esperienze condivise. La natura selvatica in cui siamo calati ci regala castagne, funghi, erbe e bacche spontane…c’è da che viverci. Nella casa abbiamo e utilizziamo un laboratorio di trasformazione di prodotti agricoli, una falegnameria(il mio vecchio lavoro che mi appassiona da oltre venticinque anni), una cantina per vinificare e un forno a legna per cuocere pane e pizze. Un piccolo laboratorio per lavorare l’argilla con un piccolo tornio. I laboratori sono parte integrante delle nostre attività, in essi produciamo anche utensili, aggiustiamo, in falegnameria è stato progettato e realizzato l’essicatore per frutta e verdure che funziona con un pannello solare e una parte elettrica quando il sole manca. Siamo molto interessati all’autoproduzione e partecipiamo a scambi di prodotti (mai destinati alla vendita)a noi mancanti con altri agricoltori-allevatori, sensibili alle tematiche ambientali. Abbiamo realizzato dei lavori utilizzando lo scambio di ore. Crediamo possibile un vivere migliore in un’ottica di vita tendente all’autosufficienza, al supermercato ci andiamo anche noi. Riusciamo comunque a raccogliere molto di più di quello che ci serve, e questa è una grande soddisfazione. IL NOSTRO OLIOIl nostro olio extravergine d’oliva è da agricoltura biologica (reg. CEE 2092/91 operatore L553), un metodo di coltivazione che rispetta l’ambiente e dà raccolti esenti da tracce di pesticidi e anticrittogamici perché banditi, per la fertilizzazione del terreno è utilizzato esclusivamente stallatico, è spremuto a freddo con macine di pietra, in una unica spremitura. Quest’anno c’è stata da parte nostra una maggior consapevolezza nell’affrontare l’argomento olio e una ricerca per migliorarne ulteriormente la qualità. Oltre alla zona vocata alla coltivazione dell’ulivo per una conformazione e una composizione del terreno che trasmette naturalmente una bassissima acidità all’olio, questa fascia di territorio a cavallo tra Toscana e Umbria ha il pregio di produrre un olio dei più apprezzati d’Italia grazie ad una presenza alta di acido oleico, che in sostanza è l’OLIO, che sfiora l’81%, mentre in altre zone della penisola la percentuale scende anche del 15% e così la qualità perché aumentano sostanze non pregiate. Ricollegandoci alla ricerca qualitativa a cui mi riferivo inizialmente procediamo in questo modo: pratichiamo una potatura rispettosa il più possibile della forma primitiva dell’albero e raccogliamo le olive a mano. Per la frangitura ci siamo rivolti (dopo aver visitato ormai più di dieci frantoi) ad uno che frantoia solo olive biologiche e che ancora utilizza il metodo tradizionale con macine in pietra (ormai una rarità e selettivo nel prezzo); spremitura a pressione in temperatura ambiente e la resa a quintale di olio è minore di altri metodi pur considerati eccellenti. Non prendiamo in considerazione la spremitura a caldo che ha una resa alta come percentuale di produzione, ma l’olio che ne risulta è impoverito di sostanze sensibili al calore. Conferiamo inoltre le nostre olive al frantoio sempre in tempi massimi di sette giorni pratica che ne aumenta la qualità organolettica e ne esalta il profumo, metodo utilizzato da pochi perché seguire più frangiture significa perdere intere nottate o giorni di raccolta e logicamente seguiamo le nostre olive in tutto il procedimento della spremitura. L’olio spremuto viene trasportato e conservato in recipienti di acciaio inox, i più indicati per tale prodotto. Nella scelta per l’imbottigliamento ci si è indirizzati nell’utilizzo di vetro scuro, più costoso e con più problemi di reperibilità, ma più adatto per la conservazione di questo alimento. A fronte di tutto ciò e nella ricerca di una riqualificazione aziendale, abbiamo pensato, oltre a ritoccare i prezzi avvicinandoci ad una fascia media di valore per un prodotto di questo tipo, di eliminare le confezioni da cinque litri e da tre quarti, confezionandolo solo in bottiglie da mezzo litro o da litro. Poco prima della spedizione di questa nostra ci è pervenuta l’analisi dell’acidità dell’olio prodotto quest’anno: 0,12. Questo dato ci entusiasma perché è inferiore di quasi 8 volte e mezzo dai parametri di classificazione dell’olio extravergine. |